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Lucano, Marco Anneo.

Poeta epico latino. Figlio di Marco Anneo Mela, fratello minore di Seneca il filosofo, e di Acilia. Al suo ritorno da Atene, dove si era recato in viaggio d'istruzione, Nerone lo volle fra i suoi amici e L. ne cantò le lodi, in occasione della istituzione delle feste Neronia (60 d.C.), con il carme, perduto, Laudes Neronis. Per questo carme fu coronato poeta ed ebbe prima la questura, poi il sacerdozio augurale. Poco dopo pubblicò il poema epico Bellum Civile o Farsaglia, in 10 libri, unica sua opera pervenutaci; l'autore esamina scrupolosamente gli avvenimenti a lui contemporanei, in particolare la guerra civile fra Cesare e Pompeo. Nei primi sette libri giunge alla battaglia di Farsalo, l'ottavo riguarda la fine di Pompeo, gli ultimi due concernono le imprese di Catone in Africa e le gesta di Cesare in Egitto fino alla sollevazione di Alessandria contro Cesare, il decimo incompiuto per la tragica morte. Con quest'opera in cui è evidente il suo spirito repubblicano e la sua fede nella libertà avvenne la rottura fra L. e Nerone che gli vietò di recitare versi e di difendere cause. Fautore della congiura di Pisone, scoperta nel 65, L. fu arrestato. Ricevuto l'ordine di morire, si tagliò le vene declamando un proprio brano poetico. Nel Medioevo e nel primo umanesimo, L. era considerato fra i più grandi poeti latini. Dante e Petrarca ne trassero motivi d'ispirazione (Cordova 39 - Roma 65).